Il nome scientifico è blefaroptosi e consiste nell’abbassamento di una o entrambe le palpebre superiori. Il fenomeno può manifestarsi saltuariamente (blefaroptosi intermittente) oppure peggiorare gradualmente (blefaroptosi progressiva).
In alcuni casi il problema è solamente di tipo estetico. Tuttavia, quando la superficie dell’occhio coperta dalla pelle è ampia, si possono manifestare anche dei fastidi alla vista. In genere, infatti, le persone affette da questa condizione sono costrette a inclinare la testa all’indietro per ottenere un campo visivo accettabile e questo può portare allo sviluppo dell’astigmatismo.
Non sempre è facile stabilire se una persona soffre di blefaroptosi, soprattutto se è bilaterale. Se colpisce un solo occhio, infatti, l’asimmetria risulta piuttosto evidente. Se invece li coinvolge entrambi ed è di lieve entità, solo confrontando la propria immagine con quella di una decina di anni prima si può avere una visione corretta del cambiamento in corso.
Cause
La blefaroptosi si manifesta quando la fascia di muscoli che permette di alzare le palpebre non ha più la forza necessaria per sostenerne il peso. Le cause di questo possono essere diverse. Ecco le più comuni.
Aponeurotica
Questa è la tipologia di blefaroptosi più diffusa ed è direttamente collegata con l’invecchiamento. Con il passare degli anni, infatti, i muscoli che sorreggono la palpebra si indeboliscono e di conseguenza la pelle tende a cedere. Il processo è lo stesso che porta alla formazione delle rughe. In questo caso, nella maggior parte dei casi sono entrambi gli occhi a essere coinvolti e la condizione è progressiva.
Congenita
In questo caso il fascio muscolare è debole già al momento della nascita. Nella maggior parte dei casi, la blefaroptosi congenita colpisce un solo occhio. Per evitare problemi di vista a lungo termine nel neonato, soprattutto se la palpebra oscura parte del campo visivo, si interviene chirurgicamente molto presto per risolvere la condizione.
Miogenica
Questo tipo di blefaroptosi si manifesta come sintomo di qualche malattia che coinvolge i muscoli della palpebra. Gli esempi più comuni sono la distrofia muscolare oculofaringea (congenita) e l’oftalmoplegia esterna progressiva. Questi problemi possono coinvolgere, oltre gli occhi, anche la gola e il cuore.
Neurogenica
I nervi sono i responsabili delle contrazioni muscolari. Quindi qualunque condizione medica che danneggi o indebolisca la trasmissione degli impulsi nervosi nella zona delle palpebre potrebbe provocare una blefaroptosi. Gli esempi più comuni sono un ictus, un aneurisma cerebrale, un tumore oppure il diabete.
Miastenia Gravis
La Miastenia Gravis è una malattia autoimmune che colpisce i muscoli volontari e ne provoca il progressivo indebolimento. In moltissimi casi, uno dei primi sintomi a manifestarsi è proprio la blefaroptosi.
Meccanica
La blefaroptosi meccanica si presenta quando, per qualche ragione, il peso della palpebra è troppo grande perché sia supportato dai muscoli. Può essere provocata da una ciste o da un tumore.
Traumatica
Un trauma all’occhio può provocare una blefaroptosi. Secondo il grado di danno provocato dall’incidente, la condizione può essere temporanea o permanente.
Altre cause
Molti altri fattori possono provocare una blefaroptosi ma in genere solamente intermittente, ad esempio una reazione allergica in quella zona, oppure un’infezione all’occhio. In alcuni casi anche la stanchezza può provocare un indebolimento del fascio muscolare delle palpebre e causare il fenomeno.
Quando la blefaroptosi è sintomo di un’altra malattia, l’unico rimedio è risolvere il problema che l’ha causato. Negli altri casi è possibile intervenire per ridurre, nascondere o risolvere questa condizione.